Nella gestione del diabete mellito di tipo 2 (DMT2), l’avvio della terapia insulinica ha spesso rappresentato un evento necessario quando, dopo una più o meno lunga durata di malattia, la terapia con i tradizionali ipoglicemizzanti orali non era più sufficiente a mantenere un compenso glicemico adeguato, oppure in alcune categorie di pazienti nei quali tali farmaci erano controindicati, come quelli con insufficienza renale.
Nell’ultimo decennio però le opzioni terapeutiche disponibili per la gestione del DMT2 si sono notevolmente ampliate e questo sta contribuendo a modificare il paradigma gestionale della malattia, non solo nelle fasi iniziali ma anche nella condizione definita, appunto, come «fallimento degli ipoglicemizzanti orali». La ridefinizione dell’algoritmo terapeutico, conseguente a questa rivoluzione e alla evidenza di benefici extraglicemici dimostrati dai nuovi farmaci, indirizza verso nuove e più efficaci possibilità di personalizzazione della terapia del DMT2, incentrata sul paziente, sulla sua qualità di vita e sulla prevenzione delle complicanze.
Alla luce di queste evidenze e delle indicazioni delle attuali linee guida e consensus, è oggi necessario ripensare al ruolo, al timing ottimale ed alle modalità di attuazione della terapia insulinica e alle sue possibili combinazioni o alternative nel DMT2.
Obiettivo del convegno è quello di fornire una «bussola», un orientamento, utile ad una più ampia visione del mutato orizzonte terapeutico.